giovedì 21 novembre 2013

Chrysalide: svelate le illustrazioni migliori del contest Disegna l’Apocalisse!

A ottobre, in occasione dell’uscita del nuovo libro illustrato di Paolo Barbieri Apocalisse, abbiamo chiesto ai fan dell’artista e di Chrysalide: come immaginate l’Apocalisse? Quali Diavoli, mostri e cavalieri dannati cavalcano la vostra immaginazione?


Be’, si è subito spalancato un mondo! Abbiamo ricevuto novanta disegni, realizzati da artisti di tutte le età e con qualsiasi tecnica: matite, pennarelli, acrilici, acquerelli, olio, digitale, a colori o in bianco e nero.

Li trovate nell'album Disegna l'Apocalisse! Tutte le illustrazioni dei partecipanti sulla nostra official page di Facebook.

E le illustrazioni migliori? Eccole! Paolo le ha valutate con attenzione e professionalità. Quale occasione più adatta di questo articolo per lasciare a lui la parola?



“Il termine viene dal greco apokâlypsis e ha il significato, molto meno apocalittico, di ‘rivelazione’. Rivelazione nel senso di svelare, di sollevare il velo su conoscenze occulte; una rivelazione divina comunicata da un mediatore sovrumano a un ricevente umano, un profeta.”

Così inizia la prefazione di Luca Enoch sull'Apocalisse illustrata da Paolo Barbieri, il libro che ho realizzato per Mondadori/Chrysalide e uscito il 22 ottobre 2013 in tutte le librerie.



Siete stati davvero in tanti a mandare disegni e a cimentarvi con entusiasmo nella vostra personalissima rappresentazione della fine del mondo.
Ciò che più mi ha colpito, è stata l’estrema varietà di stili e soprattutto di intenti, in una vera e propria giostra di visioni senza confini, in cui la vostra creatività ha dato vita a immagini divertenti o aggraziate, potenti o simboliche.
C’è stato chi ha seguito pedissequamente il testo, mentre altri si sono lasciati guidare da una maggiore libertà interpretativa.
Molti disegni sono stati realizzati con padronanza della tecnica e del mezzo espressivo, mentre altri hanno trovato segni più insicuri e ancora in fase di maturazione. Eppure, tutte queste immagini che ho visionato, hanno una loro precisa personalità, che sopperisce con l’ingegno dove la tecnica è ancora acerba o insicura. Ed è soprattutto questo che mi è piaciuto, ovvero la naturalezza nel comunicare attraverso segni e colori la propria fantasia, sfruttando il mito dell’APOCALISSE.

Nella mia valutazione ho tenuto conto di tutto questo, cercando soprattutto di dare maggiore risalto a tutte quelle opere che ho trovato non solo ben fatte, ma particolarmente comunicative e d’impatto (e ovviamente più inerenti al tema).
Per cui, faccio i miei più sinceri complimenti a tutti i partecipanti!

Oltre al “classico” podio, ho anche voluto mettere in risalto 25 disegni che ho trovato particolarmente significativi, e che verranno evidenziati come “illustrazione segnalata”.
Ma ora possiamo aprire le danze!

PRIMO POSTO EX-AEQUO: FABIO PORFIDIA

PRIMO POSTO EX-AEQUO: FRANCESCA BAERALD

SECONDO POSTO: FLORINDA ZANETTI

TERZO POSTO: MARTINA PEPE

Ho trovato tutti questi disegni davvero belli e soprattutto dotati di grande stile e personalità.

Nella prima posizione troviamo due opere ex aequo, tra le più complete dal punto di vista tecnico ed espressivo.

Fabio Porfidia ha realizzato un’immagine iconica e altamente spettacolare. La luce proveniente dal basso abbinata ai simboli e alle stelle cadenti dona grande forza e drammaticità alla scena.



Francesca Baerald si è cimentata con una visione più intima, simbolica, e altrettanto impattante. La figura sospesa a mezz'aria risulta apparentemente estranea alle scene di distruzione presenti alle sue spalle, eppure, le mani conserte in una virtuale preghiera, catapultano l’osservatore dentro un’Apocalisse vissuta quasi come un incubo personale, materializzato nelle decine di anime morenti che dalle fiamme si fondono ai vestiti maligni.



Nella seconda posizione, ecco l’opera realizzata da Florinda Zanetti, che esprime attraverso il bianco e nero la materializzazione di un incubo infinito e dai lontani echi lovecraftiani, in cui è l’intero cosmo a ghermire il nostro pianeta, attraverso l’enorme demone in primo piano.



Per la terza posizione ecco arrivare Martina Pepe. Questo disegno è un chiaro esempio in cui una tecnica ancora in fase evolutiva è bilanciata da un impatto visivo davvero incredibile. Questa figura è assolutamente spiazzante e magnetica, con il segno che accarezza violento i contorni e i tratteggi.



DI SEGUITO, UN ELENCO DI TUTTE LE OPERE SEGNALATE:

  • Francesca Monteleone: immagine semplice ma estremante evocativa, a metà via tra graffiti e simbolismo.
  • Andrea Bertone: buon equilibrio compositivo e contrasti cromatici di grande effetto.
  • Roberto Reo: ecco una delle immagini che più mi hanno colpito. Ottimi colori e un’atmosfera pacatamente riflessiva, in contrasto con la fine del mondo che si sta scatenando oltre questo angolo di quiete mostrato nel disegno.
  • Stefano Messori: disegno d’effetto e buon utilizzo del bianco e nero, in una composizione equilibrata e ben riuscita.
  • Nicolò Mingolini: un’illustrazione che ha nei colori il suo punto forte, e dotata di una grandissima personalità. Grande dinamicità e davvero notevoli lo stile e il segno.
  • Alessandro Villa: una scena in cui la violenza rappresentata è mitigata da un uso della matita che rende l’illustrazione quasi spirituale.
  • Alessandra Bedeschi: direi che l’immagine parla da sola! Ironia a piene mani con una strizzatina d’occhio a Pollon e a tutto il suo seguito di strampalati personaggi dell’anime omonimo.
  • Calien: una visione ben delineata e dai colori taglienti, in cui il demone appare come un “innocente” spettatore davanti all’imminente fine del mondo.
  • Domenico Moraglio: un’ottima tecnica che delinea un volto dai tratti realistici, in quest’opera delicata e onirica.
  • Francesca Di Mattia: questo disegno racconta un’Apocalisse non solo fantasy, ma anche metafisica, con questa raffigurazione davvero surreale.
  • Giusy Vezio: Babilonia è appoggiata a una delle teste della bestia, dove il rosso e l’oro ritagliano un’immagine d’impatto e riscaldata dall’accecante luce del calice dorato.
  • Michele Mor: i quattro cavalieri vengono qui rappresentati in una composizione piuttosto complessa e ben riuscita. Il colore delicato crea una strana ma sublime atmosfera che si sposa egregiamente con la forza delle linee rappresentate.
  • Chiara Martinelli: immagine rarefatta, in cui l’incubo dei quattro cavaliere è avvolto da una nebbia colorata che rende magica questa visione.
  • Laura Tonolini: ottimi contrasti di colori per una scena che riesce appieno nell’intento di colpire l’osservatore.
  • Lia Baraghini: una di quelle immagini in bilico tra fantasy e arte metafisica/simbolica. Disegno enigmatico e inquietante.
  • Luigi Style: immagine semplice, dai tratti sicuri e ben evidenziati da una colorazione ad acquerello semplice ma efficace. Personalmente, uno dei disegni che per me sono stati un colpo di fulmine sin dall’inizio.
  • Marina Alesse: Guerra, il cavaliere rosso, qui diventa simile a una scultura eroica. illustrazione dai colori saturi che ben si sposano alla composizione serrata.
  • Pamela Jica Mezea: ottima colorazione in un disegno dal grande impatto emotivo. La staticità delle pose è contrastata dal lacerante senso di dolore provato dall’angelo in primo piano.
  • Sofia Fradegrada: altro esempio di disegno semplice ma dal grandissimo impatto visivo, con un demone estremamente personale e coinvolgente nella sua espressività fisica.
  • Cecilia Flumian: buon uso dei colori, in una raffigurazione in cui la forza della natura si trasfigura nella potenza fisica del grande demone che ghermisce il “piccolo” uomo, impotente e prigioniero.
  • Giuseppe Di Blasi: un’altra visione di Guerra, con un disegno avvolto dalle fiamme delle stelle. L’alito infuocato della terribile cavalcatura aggiunge drammaticità all’illustrazione.
  • Massimiliano Livis: un’immagine magnetica e surreale per l’arrivo di Morte, il cavaliere verde.
  • Matteo Tucci: un segno sicuro per un’originale visione del marchio della bestia, in cui la mitologia del racconto avvolge con figure demoniache un rappresentante della società moderna.
  • Stefano Protino: l’abbagliante spada del cavaliere in contrasto con l’oscura figura ritagliata dalla luce oltre le montagne. Raffigurazione dinamica e di grande forza.
  • Yugin Maffioli: i colori creano acidi contrasti, con una specularità dell’immagine che dona a questa visione un’impatto onirico e visionario.
Complimenti a tutti coloro che hanno realizzato gli altri disegni inviati: per me è stato emozionante scrutare tra tecniche diverse e fantasie lanciate al galoppo di demoni o dei quattro cavalieri.
Grazie di cuore e un BRAVO a tutti!

Paolo B.

venerdì 15 novembre 2013

Fantasy Magazine | Premio Cover Più: diamo un volto alla copertina più bella

Nasce un premio rivolto a professionisti e a studenti per valorizzare la veste grafica del libro

A partire da questa prima edizione, il Premio Cover Più mira a designare la copertina più affascinante, che meglio è riuscita a catturare l’attenzione del lettore. Punto cardine del concorso: la valorizzazione dell’idea e dell’impatto grafico nell'ambito dell’editoria.



Il progetto, nato da un’idea di Rino Ruscio (art director, consulente esterno per RCS Libri) con la collaborazione di ACPI - Associazione Consulenti Pubblicitari Italiani -, si prefigge di diventare un riconoscimento nazionale nel campo dell’illustrazione e della grafica, nonché di trasformare lo stesso sito del concorso - www.premiocoverpiu.it - in un punto d’incontro per tutti coloro che lavorano nel settore. 
Non meno importante, lo spazio che il premio intende dare ai giovani studenti per mettersi in luce agli occhi del panorama editoriale.
Due sono infatti le categorie in competizione: studenti e professionisti. 

martedì 5 novembre 2013

Mai vissuto un Lucca Comics così

Carissimi,
poche righe per trasmettervi le emozioni di questi giorni al Lucca Comics & Games. Quest’anno ho avuto il piacere di incontrare tantissimi artisti e di partecipare da dietro le quinte (e non!) agli incontri di Mondadori.


Giovedì mattina ho partecipato all'incontro della stampa con Andrzej Sapkowski, il padre dell’inimitabile strigo Geralt di Rivia. Trovate un ottimo resoconto di Francesco Coppola su Fantasy Magazine! Non perdetevelo perché, con l’ironia che contraddistingue da sempre questo autore, ne leggerete delle belle!


La giornata è proseguita poi in compagnia di due grandi del panorama fantastico italiano: Sergio “Alan D.” Altieri, autore – parlando di fantasy – della trilogia di Magdeburg e traduttore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, ed Edoardo Stoppacciaro, doppiatore di Robb Stark e del nano Ori nello Hobbit. Entrambi sono saliti sul palco assieme a Matteo Patané (La Barriera) per premiare i migliori cosplayer del Trono di spade e svelarci aneddoti e curiosità sul proprio mestiere. Una presentazione unica nel suo genere che speriamo di poter replicare anche in futuro!


Venerdì pomeriggio, invece, è stato il mio turno! All'ultimo ho sostituito sul palco Alan D. Altieri per moderare i “magnifici sei” della collana Chrysalide, per la quale come ormai saprete gestisco blog e social. Ero emozionatissimo, ma con un co-moderatore di tutto rispetto che saliva e scendeva dal palco per dare voce alle domande dei fan. E il sottoscritto che faceva intanto? Scattava foto al pubblico e agli autori! Deformazione professionale, credo. E quando mi ricapita?



Momenti indimenticabili: Leonardo Patrignani 
che urla “Granataaa!” nella migliore tradizione di Call of Duty, Licia che dà la caccia a un drago-zanzara-insetto geneticamente modificato e Francesco Falconi che ride e mi sussurra “Presenti, fai le foto, ti manca solo di metterti a spazzare il palco!”

Venerdì sera c'è stata la cena con i vincitori del concorso Racconti Chrysalide: Giacomo Bernini, Giulia Dal Mas, Alessandro Renna ed Emanuela Valentini (mancava Maurizio Vicedomini, ma ci rifaremo)! Simpatici, umili e determinati. What else? Che la vittoria possa essere soltanto l’inizio di una grande avventura! Intanto, la copertina dell’antologia digitale che pubblicheremo a dicembre e che conterrà i loro racconti. Non è bellissima?


E, ancora, altro giro di presentazioni e di incontri. Sabato ho partecipato al seminario di Emanuele Manco (Fantasy Magazine) e Andrzej Sapkowski (again! Non mi bastava mai) sul confine tra “vero e verosimile”; Paolo Barbieri ha presentato Apocalisse con Alessandro Stanchi e Valerio Massimo Manfredi e, nel pomeriggio, ho avuto l’onore di incontrare di persona dietro le quinte i doppiatori dello Hobbit Fabrizio Pucci (Thorin Scudodiquercia), Francesco Vairano (Gollum) e – ovviamente – Edoardo Stoppacciaro (again! Anche la sua compagnia non mi basta mai)! Occasione ideale per regalare loro la chiave di Erebor prima della sessione autografi. Questa, invece, era la scaletta dell’incontro:


Conclusioni? L’orda di amici aumenta.


Sono ancora più affamato di fantasy.


E Sapkowski wins.