Il suo nome era Alasia."
Eccoci alla seconda pubblicazione della collana TrueFantasy (Watson edizioni).
Vi ho già parlato della collana: grazie a TrueFantasy, infatti, torno a lavorare anche per la piccola editoria. L'obiettivo, in piena sintonia con l'amico ed esperto Alessandro Iascy, è valorizzare il fantasy italiano proponendo autori affermati e non. Questo, potendo contare sulla potenzialità di un marchio attivo già sul Web da molti anni e attorno al quale si è sviluppata una comunità di lettori forti e curiosi.
Fondamentale anche il supporto attivo e costante da parte di quei curatori, saggisti e massimi esperti che hanno fatto la storia del genere in Italia.
Uno tra tutti, Gianfranco de Turris.
Ed è stato proprio Gianfranco de Turris a curare Alasia - La vergine di ferro di Massimiliano "Max" Gobbo.
ALASIA. La vergine di ferro
Max Gobbo
Watson edizioni
Collana Truefantasy
202 pagine, euro 12,00
Genere: fantasy/ sword and sorcery
Watson edizioni » Alasia. La Vergine di Ferro – di Max Gobbo
La trama
Alla vigilia del Concilio di Trento con cui la chiesa romana intendeva portare a compimento la controriforma allo scopo di arginare l’eresia dilagante, l’Italia conobbe un flagello così terribile da oscurare perfino l’orrore della Peste Nera.
Partorita dal ventre dell’inferno un’orda di demoni s’abbatté sulla penisola. Schiere di mostri immondi chiamati “mai morti” presero a popolare le notti atterrendo la gente e nutrendosi del sangue degli innocenti. A nulla valsero gli editti e le contromisure presi da principi ed ecclesiastici. Nessuno pareva in grado di contrastare l’avanzata irresistibile del male. Ma quando giunse l’ora più fosca, in cui l’umanità sembrava condannata alla dannazione eterna, qualcuno si levò in sua difesa. Avvenne così che antichi ordini cavallereschi, monaci combattenti e giustizieri solitari iniziarono una lotta mortale contro le forze dell’oscurità. Tra questi ultimi avventurieri si narra che vi fosse anche una donna, una spadaccina delle più valenti, una vergine dal sangue purissimo cui Dio stesso avrebbe affidato il compito di debellare l’oscura minaccia, il suo nome era Alasia.
L'autore
Max Gobbo alias Massimiliano Gobbo (1967), insegnante, si dedica alla scrittura nel tempo libero.
È autore di diversi romanzi e racconti fantastici, come Garibaldi e i mostri meccanici e Maschera nera, che rileggono in chiave “retrofuturista” la storia d’Italia.
Nel maggio 2014, sulla prestigiosa rivista «Robot» appare il suo racconto a tema steampunk L’incontro di Teano. Tra le sue opere, anche Protocollo Genesi, La palude dei caimani, Capitan Acciaio supereroe d’Italia (con prefazione di Gianfranco de Turris), Aeronavi Italiche, L’Occhio di Krishna.
Eccoci alla seconda pubblicazione della collana TrueFantasy (Watson edizioni).
Copertina di Vincenzo Pratticò |
Vi ho già parlato della collana: grazie a TrueFantasy, infatti, torno a lavorare anche per la piccola editoria. L'obiettivo, in piena sintonia con l'amico ed esperto Alessandro Iascy, è valorizzare il fantasy italiano proponendo autori affermati e non. Questo, potendo contare sulla potenzialità di un marchio attivo già sul Web da molti anni e attorno al quale si è sviluppata una comunità di lettori forti e curiosi.
Fondamentale anche il supporto attivo e costante da parte di quei curatori, saggisti e massimi esperti che hanno fatto la storia del genere in Italia.
Uno tra tutti, Gianfranco de Turris.
Ed è stato proprio Gianfranco de Turris a curare Alasia - La vergine di ferro di Massimiliano "Max" Gobbo.
ALASIA. La vergine di ferro
Max Gobbo
Watson edizioni
Collana Truefantasy
202 pagine, euro 12,00
Genere: fantasy/ sword and sorcery
Watson edizioni » Alasia. La Vergine di Ferro – di Max Gobbo
La trama
Alla vigilia del Concilio di Trento con cui la chiesa romana intendeva portare a compimento la controriforma allo scopo di arginare l’eresia dilagante, l’Italia conobbe un flagello così terribile da oscurare perfino l’orrore della Peste Nera.
Partorita dal ventre dell’inferno un’orda di demoni s’abbatté sulla penisola. Schiere di mostri immondi chiamati “mai morti” presero a popolare le notti atterrendo la gente e nutrendosi del sangue degli innocenti. A nulla valsero gli editti e le contromisure presi da principi ed ecclesiastici. Nessuno pareva in grado di contrastare l’avanzata irresistibile del male. Ma quando giunse l’ora più fosca, in cui l’umanità sembrava condannata alla dannazione eterna, qualcuno si levò in sua difesa. Avvenne così che antichi ordini cavallereschi, monaci combattenti e giustizieri solitari iniziarono una lotta mortale contro le forze dell’oscurità. Tra questi ultimi avventurieri si narra che vi fosse anche una donna, una spadaccina delle più valenti, una vergine dal sangue purissimo cui Dio stesso avrebbe affidato il compito di debellare l’oscura minaccia, il suo nome era Alasia.
L'autore
Max Gobbo alias Massimiliano Gobbo (1967), insegnante, si dedica alla scrittura nel tempo libero.
È autore di diversi romanzi e racconti fantastici, come Garibaldi e i mostri meccanici e Maschera nera, che rileggono in chiave “retrofuturista” la storia d’Italia.
Nel maggio 2014, sulla prestigiosa rivista «Robot» appare il suo racconto a tema steampunk L’incontro di Teano. Tra le sue opere, anche Protocollo Genesi, La palude dei caimani, Capitan Acciaio supereroe d’Italia (con prefazione di Gianfranco de Turris), Aeronavi Italiche, L’Occhio di Krishna.
Attualmente collabora con diverse riviste: «Skan Amazing Magazine», «Politicamente.net», «Letteratura Horror». Scrive per il quotidiano on line «Barbadillo» ed è curatore della sezione narrativa per la rivista «Antarès».
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