Nel gennaio del 2016, più o meno nello stesso periodo in cui studiavo con Paolo Barbieri la copertina della mia antologia di racconti Schegge, Oscar Mondadori mi coinvolgeva in un altro lavoro molto interessante da svolgere insieme allo studio fotografico Leftloft.
A breve infatti sarebbe nata Oscar Fantastica, una collana che sotto il vessillo prestigioso della redazione Oscar Mondadori intendeva puntare sul meglio del fantastico pubblicato da Mondadori e su tante altre uscite legate al cinema, ai videogiochi, ai fumetti e alle serie TV. Immancabile l'intera saga del Trono di spade!
Ecco quindi che sugli scaffali sono ricomparsi i dodici libri singoli in una veste grafica tutta italiana e doppiamente Fantastica. Avevamo già i volumi con le locandine della serie TV e l'edizione in “pelle di drago”. Ma se la bellezza di queste nuove copertine non basta ad appassionarvi, beh, spero lo potrà fare in minima parte il mio resoconto su un lavoro che è stato senza orari e senza riserve.
Il risultato è stato un qualcosa che mi entusiasma tuttora molto. E diciamola tutta: lo desideravo fin dal giorno in cui, da lettore, mi sono imbattuto in quei templari digitali e in quell'oggettistica a random delle prime edizioni che – detto col cuore – sono sempre stati più un punto sfavorevole nell'approcciarsi alla saga che altro.
Ma veniamo a noi. A discolpa di Mondadori, se fate un ricerca online sulle versioni straniere di Game of thrones/A song of Ice and Fire non troverete grosse differenze con quei “templari digitali” appena citati. Semplicemente, il punto di forza della saga è stato per tutti gli editori anche un grosso elemento a sfavore: troppo materiale da appuntarsi, rileggere, studiare.
Tutti i mondi, le vicende storiche e le fonti di ispirazione da cui Martin ha attinto possono rappresentare una grossa difficoltà per chi, con poco tempo a disposizione per documentarsi e infiniti progetti da portare avanti ogni giorno, deve rappresentare una saga tanto complessa in una sola immagine. Stesso problema, peraltro, riscontrato già in fase di traduzione. E se su quello si era già intervenuto completamente nel 2013 con le nuove edizioni, il lancio di Oscar Fantastica è stato l'occasione perfetta per ultimare quanto già svolto e riproporre dei volumi singoli ad hoc.
Progetto grafico e art direction sono stati affidati all'agenzia Leftloft; fotografie e composizione del set ai bravissimi fotografi Pietro Scordo e Daniela Marangon, con i quali ho avuto il piacere di collaborare fin dalla primissima selezione e ricerca degli oggetti che potete vedere in copertina.
Selezione e ricerca, appunto. Perché essere il più coerenti possibile con il mondo della saga era solo l'inizio: bisognava trovare oggetti che richiamassero possibilmente alla serie TV. E se trovare in fretta le monete degli Uomini Senza Volto, una Lungo Artiglio di Jon Snow riprodotta con cura e un semplice corvo imbalsamato è stato difficile, immaginate ricreare la lancia di Oberyn Martell, le punte d'ossidiana o la catena da Maestro della Cittadella!
I tempi di lavorazione e di consegna; le fasi di ricerca presso antiquari e studi scenografici; la selezione dei ripiani d'appoggio, lo studio delle composizioni, gli elementi di contrasto, le luci, l'angolazione, l'armonia e allo stesso tempo il variare dei colori di copertina in copertina: ogni elemento una sfida da superare. Tutto è stato ricreato con incredibile meticolosità sul set. Gli interventi digitali sono stati pochissimi (mi viene in mente solo il terzo occhio del corvo alias Ultimo veggente verde).
Eccovi le copertine. Sotto ciascuna immagine, le mie prime indicazioni, un breve resoconto e la lista degli oggetti utilizzati, proposti o anche scartati per un motivo o per l'altro (tempistiche, difficoltà nel reperirli e via così). Buon divertimento!
Indicazioni: impugnatura di spada con pomolo a forma di testa di lupo bianco (Lungo Artiglio, l'arma donata a Jon Snow). Attorno, pellicce nere e volendo anche piume di corvo, se possibili da reperire. Colore chiave: azzurro e toni del ghiaccio.
Osservazioni: fotografare un oggetto piatto come una spada richiedeva un'angolazione diversa rispetto a quella per l'uovo di drago. Non so voi, ma a me con questa viene proprio l'impulso di afferrare la spada! Il melograno spezzato, inserito puramente come elemento di contrasto, può simboleggiare le continue tensioni e le rotture di alleanze all'interno dell'ordine, così come la candela appena spenta e il ghiaccio sparso vicino all'impugnatura. Perché una cosa è sicura.
The Winter is coming.
Indicazioni: ampolla di altofuoco circondata da schegge di legno a simboleggiare le navi distrutte durante la Battaglia delle Acque Nere. Colore chiave: viola e toni scuri del mare.
Osservazioni: l'ampolla è stata una delle prime cose a cui ho pensato quando mi hanno chiesto di contribuire al progetto. Ho adorato la parte in cui Tyrion si reca nella Gilda degli alchimisti prima ancora di vedere le conseguenze prodotte dall'altofuoco. Ecco quindi un ripiano scheggiato che richiamasse il pontile di una nave, i rotoli di messaggi cifrati, le corde e gli altri elementi di corredo.
Una delle copertine più simboliche ma allo stesso tempo d'impatto.
Indicazioni: spilla del Primo Cavaliere del re su tessuto pregiato o cuoio, con attorno calici e oggetti sfarzosi. Colore chiave: rosso.
Osservazioni: in questo punto della saga la spilla appartiene a Tyrion. E dove c'è il Folletto non possono certo mancare uva (il vino è già nella copertina successiva), penne, sigilli e calamaio. Il ripiano, ovviamente, doveva essere il massimo dell'eleganza.
I Lannister non perdonano.
Alternative: schegge di ossidiana a forma di punte di freccia avvolte in stoffa bianca o nella neve (spostate più avanti).
Indicazioni: liuto insanguinato su tavola imbandita (Nozze Rosse). Colore chiave: toni del rosso.
Osservazioni: si tratta della prima composizione scattata sul set. Abbiamo fatto tante prove per stabilire quanto sangue dovesse riempire la tavola e, ad un certo punto, sembrava di stare in un film di Tarantino! Alla fine si è optato per questa versione più elegante: tanto voi veterani della saga sapete benissimo cosa è successo. In questa copertina, così come nella maggior parte delle altre, la cura dei dettagli è stata maniacale. Il pasto è stato consumato a metà; il vino nel calice oscilla, la bottiglia scintilla; dei passi sul pavimento hanno appena sollevato uno sbuffo di polvere.
Alternative: monete degli Uomini Senza Volto (spostate più avanti).
Indicazioni: punta di lancia con serpente attorcigliato su ripiano con intarsi arabeggianti. Colore chiave: arancione/giallo intenso.
Osservazioni: ho adorato i Martell fin dalla comparsa della Vipera Rossa. Sarà perché mi piace tutto ciò che ha un sapore spagnolo-arabeggiante; sarà per la forza di carattere di Oberyn. Fatto sta che la sua lancia era introvabile. Ho proposto allora di recuperare la lama di un pugnale kriss: il resto è merito di Daniela Marangon e di Pietro Scordo, che a mio giudizio hanno reso una delle proposte più "problematiche" una delle copertine più belle!
Indicazioni: schegge di ossidiana avvolte in stoffa bianca sbrindellata e neve. Colore chiave: bianco (neve, stoffa), grigio pietra.
Osservazioni: la copertina più dark del Trono di spade? Aye! Nei libri le schegge di ossidiana/vetro di drago vengono ritrovate dentro una tomba da Jon Snow ; nella serie TV Sam Tarly le trova sepolte sotto la neve. Noi abbiamo scelto di optare per la classica via di mezzo.
Alternative: mano d'oro di Jaime Lannister (avevo pensato a un guanto d'arme rinascimentale color oro, ma coi tempi stretti non siamo riusciti a recuperarlo); elmo della Guardia reale.
Indicazioni: moneta/e Valar Morghulis con accanto ciotole di legno e oggetti semplici. Colore chiave: bianco/nero (per richiamare la Casa del Bianco e del Nero).
Osservazioni: ci avete mai fatto caso? Più la saga va avanti, meno sono gli "oggetti chiave a cui ricorrono i personaggi. Per fortuna entra in gioco Arya Stark. Le monete degli Uomini Senza Volto, l'acqua che scorre, i gradini, la povertà assoluta: tutto richiama all'assassina più promettente del Westeros.
Alternative: corno da guerra nero con intarsi rossi usato per richiamare i draghi (Euron Greyjoy). Colore chiave: toni del mare, sfumati di bianco per le onde e per il sale.
Indicazioni: catena fatta con anelli di metallo
diverso (collana da Maestro della Cittadella), circondata da pestelli, boccette, saio grezzo, pergamene e strumenti per leggere e scrivere. Colore chiave: marrone/nero/grigio.
Osservazioni: chi l'avrebbe mai detto che un'idea tanto "semplice" (partorita dopo tante proposte scartate) avrebbe dato vita a una copertina così buona? Siamo nel punto in cui Samwell Tarly lascia la Barriera insieme a maestro Aemon, ve lo ricordate? Un piccolo tributo a un personaggio che viene preso troppo sottogamba malgrado il suo sostegno nelle decisioni più ardue di Jon.
Alternative: specchio (per profezia fatta a Cersei), elmo del Mastino.
Indicazioni: "Dobbiamo ricreare un qualcosa che dia la sensazione di estremo Nord per la scena in cui Bran Stark incontra il Corvo con tre occhi e l'Albero-diga: foglie morte, piume di corvo, corteccia..."
Alternative: frammento di corteccia con sembianze di occhio umano (Albero-diga); Giuramento: la spada donata a Brienne di Tarth (colore chiave: verde acqua/blu zaffiri).
Indicazioni: collana con rubino rosso di Melisandre con braciere acceso.
Alternative: rilievo di drago "occidentale" su pietra; testa di drago; maschere dorate dei Figli dell'Arpia (ahimè, introvabili!).
Indicazioni: "Nel dodicesimo libro il Culto dei Sette imprigiona la regina Cersei in un tempio per costringerla a confessare."
Osservazioni: la copertina più difficile e simbolica di tutti e dodici i volumi. Inizialmente, l'idea che mi stuzzicava di più per questo o ancora meglio per il volume precedente era di ricorrere alle maschere dorate dei Figli dell'Arpia (ci si poteva avvicinare cercando delle maschere veneziane), ma non avevamo ancora introdotto nulla che rappresentasse Cersei. Essendo purtroppo le maschere irreperibili in tempi stretti, questa soluzione ci è sembrata la più realizzabile.
Alternative: sigillo di ceralacca con simbolo dei grifoni (casa Connington, che però non è stata mostrata nella serie) su sfondo rosso e bianco; cumulo di pugnali insanguinati (voi sapete perché); simbolo del Culto dei Sette riprodotto su un ripiano con vernice rossa tra catene e oggetti poveri.
Per ora, nella sempiterna attesa di The Winds of Winter, è tutto.
Se non conoscete ancora questa splendida saga o volete restare al passo con la serie TV, vi rimando a Game of thrones - italian fans, il sito italiano dedicato al Trono di spade.
Spero che le copertine vi piacciano! Quali sono le vostre preferite?
Alfonso
Ramingo dell'editoria, spazio dall'editing al marketing. Ho cominciato a scrivere fantasy nel 2008 e non ho più smesso, trasformando la mia passione in un lavoro. Ho collaborato con «Fantasy Magazine» e curato collane per la piccola editoria. Mia l'antologia di racconti Schegge illustrata da Paolo Barbieri. Per Gargoyle Books ho pubblicato Ultima Oasi. Ora sono consulente sui libri fantasy di Oscar Mondadori e mi occupo della collana TrueFantasy di Watson edizioni. A questo affianco il lavoro da doppiatore e speaker.