martedì 17 aprile 2012

WRITE AND FIGHT! Intervista n. 9: Thomas Mazzantini

Write and fight! è la rubrica dedicata agli artisti italiani con i quali ho avuto il piacere di collaborare. La nona intervista è dedicata a Thomas Mazzantini, autore di Garmir, l'eclissiomante e di Garmir, i soli prigionieri, editi da Baldini Castoldi Dalai Editore. Thomas ha partecipato anche a Stirpe Infernale (Nocturna, aprile/maggio 2012) con il racconto Backstein. 


Dal film Wolfhound
INTERVISTA A THOMAS MAZZANTINI 


"Mio padre, il becchino in questione – anche se preferiva il termine ‘necroforo’ – era un uomo buono e mite con pochi capelli grigi qua e là sulla testa lucida e la corporatura di un orso dopo il letargo: alto, con spalle imponenti ma consumato fino alle costole dalla fame. Vivevo con lui ai limiti del cimitero di Krähenschloss e per gran parte della mia infanzia non vidi che i cancelli gotici, le colline tempestate di lapidi e il lungo viale sorvegliato da cipressi affusolati che parevano soldati in riga davanti alla loro principessa." (Backstein)


CIAO THOMAS, DICCI CHI SEI IN POCHE RIGHE!

Sono un ragazzo mezzo italiano e mezzo svizzero che ama l’isola meravigliosa in cui vive (l’Elba) e che ha avuto la fortuna di poter vivere il suo sogno di scrivere fantasy. Vivo di videogiochi, fumetti e freddure.

DI COSA PARLA IL TUO RACCONTO CONTENUTO IN STIRPE INFERNALE? CE NE DAI UNA BREVISSIMA ANTEPRIMA?


Il mio racconto si chiama Backstein ed è ambientato in gran parte in un cimitero al limitare di una città della Germania, in un periodo storico non meglio identificato. La protagonista, Berta, è cresciuta nel cimitero assieme a suo padre, il becchino, sviluppando uno strano e sereno rapporto con le tombe attorno a casa, i cui occupanti le fanno da amici immaginari. Un giorno però trova una tomba diversa dalle altre con un mattone coperto di incisioni al posto della lapide e in quel momento senza saperlo libera qualcosa di antico, qualcosa che cambierà del tutto la sua vita.

CONOSCIAMOCI MEGLIO: I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Terry Pratchett è di sicuro il mio preferito, seguito a breve distanza da Douglas Adams (La Lunga Oscura Pausa Caffè dell’Anima è un capolavoro), Neil Gaiman e Walter Moers. Mi piacciono libri che oltre a catturarmi con la loro trama mi fanno anche scompisciare dalle risate. In più, cosa che non c’entra assolutamente niente, amo quel geniaccio di H. P. Lovecraft e i suoi racconti da incubo che purtroppo mi ostino a leggere la sera tardi.

UN LIBRO CHE NON HAI IL CORAGGIO DI LEGGERE?



Twilight e simili, più che altro perché temo di annoiarmi fino alle lacrime.

SE DOVESSI SCEGLIERE, FANTASY VECCHIO STAMPO O URBAN FANTASY?


Fantasy vecchio stampo shakerato, speziato, guarnito e servito in un nuovo stampo.

EBOOK O CARTACEO?

Secondo me sono due alternative equamente valide. Il cartaceo ha un aspetto curato graficamente (nei migliori dei casi), un odore inconfondibile, un peso rassicurante e si può mettere sullo scaffale come un piccolo idolo a cui sacrificare con gioia il nostro tempo libero. L’eBook è senza peso, accessibile ovunque, e può avere delle funzioni di ricerca e collegamenti ipertestuali che un libro “vero” non ha. Sarebbe cosa buona e giusta se si iniziasse a regalare più spesso con i libri cartacei dei codici per scaricare gratis l’eBook, così sarebbero contenti tutti.

IL TUO FILM PREFERITO?

Per i film “live action” è una parità tra la trilogia del Signore degli Anelli, Blade Runner e Totò Contro Maciste. Per i lungometraggi animati La Città Incantata di Miyazaki.

IL TUO CARTONE ANIMATO PREFERITO?



Sono troppi! Mi limiterò a Batman – La Serie Animata e Digimon Tamers.

LA TUA CANZONE PREFERITA?

Slither dei Velvet Revolvers.

DA BAMBINO VOLEVO FARE IL…

Paleontologo. So ancora una quantità di specie di dinosauro che fa spavento.

ALLORA, DIMMI UN PO': STARK O TARGARYEN?

Stark. Tony Stark. Parlavamo di quello, vero? Scherzo, purtroppo non ho avuto ancora modo di vedere Il Trono di Spade né di leggere i libri… Lo so, lo so, rimedierò. Non preparate ancora il rogo!

PERCHÉ HAI SCELTO PROPRIO LA SCRITTURA QUANDO DIO HA GIÀ SCELTO DI TORMENTARTI CON IL CALCIO E IL GRANDE FRATELLO?

Il calcio e il Grande Fratello li ignoro quindi non è proprio un gran tormento. Ho deciso di scrivere perché mi è sempre piaciuto inventare e raccontare storie e la scrittura mi permette di condividerle con molte persone.

NEI TUOI SCRITTI PREFERISCI PRIMA STRUTTURARE UNO SCHELETRO DELLA STORIA O SCRIVERE DI GETTO?

Mi creo nella mente i punti salienti della storia e poi via via che scrivo lascio che si connettano tra di loro.

SCRIVI AD UN ORARIO ABITUARIO O QUANDO CAPITA?

Quando capita e mi posso mettere in isolamento.

ADOTTI PIÙ SPESSO UNO STILE DESCRITTIVO O RIDOTTO ALL’OSSO?

Cerco di raggiungere una media: non elenco tutti i vari tipi di piante presenti nei dintorni con annessa nicchia ecologica, storia del luogo dalla creazione del mondo e utilizzi terapeutici delle suddette piante, ma non lascio nemmeno che la storia sia priva di quei dettagli che aiutano nell’immersione.

TRA I TUOI ROMANZI O RACCONTI, CE N’È UNO DEL QUALE VAI PIÙ FIERO?

Sì: quello che deve ancora uscire. E quando uscirà quello, sarà il prossimo!

PROSSIME PUBBLICAZIONI?

Oltre al mio racconto per Stirpe Infernale ho in cantiere il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Garmir, che spero di terminare a breve, altrimenti verrò linciato dai miei lettori.

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