domenica 30 marzo 2014

LE ORIGINI DEL FANTASY - 2. L'epica greca


“La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione
 con gli uomini migliori dei secoli andati.” 

René Descartes


Art by Michael C. Hayes

Mito, poema epico, canzone di gesta, fiaba, romanzo gotico, avventura e racconto di Fantascienza. Il Fantasy ha attraversato millenni e ha saputo trarre ispirazione dalle pagine di ogni popolo, cultura e religione, impregnandosi di quella magia che solo un genere letterario tanto longevo e poliedrico ci può donare.

Fantasy che, non dimentichiamolo, non è mai solo letteratura d'intrattenimento. Per Michael Ende, autore della Storia infinita, la fantasia è
una porta d'accesso a mondi ulteriori che vivono in simbiosi con la realtà, due lati di uno specchio che non possono fare a meno l'uno dell'altro; è una sorta di possessione allucinante, che dissolve la stessa realtà in un sogno tra i sogni, il mondo concreto inglobato dalla visione, ridotto soltanto a una delle infinite storie possibili. 
Infinite storie possibili, proprio come quelle dalle quali trae spunto il genere. Sono tantissime le opere la cui struttura narrativa, le cui tematiche e il cui bestiario hanno finito col riversarsi nel genere di cui ci accingiamo a percorrere la nascita, l’evoluzione e le opere migliori. Ed è ovviamente impossibile inserirle tutte. Con questa serie di approfondimenti, ci proponiamo di menzionare e di scoprire assieme i testi più interessanti, consapevoli del fatto che molti altri titoli avrebbero potuto farne parte e sono stati invece messi da parte, se non per limiti di spazio, per la difficoltà nel reperire informazioni "attendibili" nel corso della ricerca o per la loro vaghezza.

Alfonso Zarbo


LE ORIGINI DEL FANTASY - 5. L'epica medievale
LE ORIGINI DEL FANTASY - 6. La fiaba
LE ORIGINI DEL FANTASY - 7. Tra Settecento e Novecento

L’epica greca

Così come per Gilgamesh, le cronache di nubifragi apocalittici e viaggi nell’aldilà sono presenti in diverse mitologie. Li ritroviamo anche nel mito di Orfeo ed Euridice, contenuto nell'importantissima Biblioteca dello Pseudo-Apollodoro (Castore l’Annalista, primo secolo a.C.). Guida fondamentale allo studio della mitologia greca, la Biblioteca contiene la storia completa dei miti greci e narra di tutte le più importanti figure e dinastie eroiche, attraverso Giasone, Perseo e Medea, Eracle, Ettore, Paride e Achille. Una vasta raccolta di leggende tradizionali ordinate cronologicamente dal Caos primordiale fino al ritorno a Itaca di Odisseo, ultimo grande eroe dei tempi antichi.

Le più antiche fonti letterarie conosciute, i poemi epici Iliade e Odissea di Omero, concentrano la loro attenzione sugli eventi che ruotano attorno alla guerra di Troia. Elena, moglie del re di Sparta Menelao, viene rapita per amore dal principe di Troia, Paride. Per lei si scatena una violenta guerra nella quale confluiscono i guerrieri provenienti dai Paesi più lontani. Fanno così la loro comparsa eroi del calibro di Achille ed Ettore, eterni rivali la cui tragica fine è dettata dal fato, e Odisseo, soldato di notevole ingegno e navigatore esperto costretto a combattere coloro che ostacolano il suo ritorno a Itaca, dopo la caduta di Troia.

Tutta la trama del poema di Omero ruota intorno a stragi, battaglie, guerra, fatica e dolore. Ogni colpo di spada e ogni goccia di sangue sono suggestione, frutto della genialità di un poeta che agli occhi degli antichi Greci viene ancora considerato alla base del loro processo di accrescimento culturale.

Altri due poemi quasi contemporanei ai testi omerici, la Teogonia e Le opere e i giorni scritti da Esiodo, riguardano invece la genesi del mondo, con la nascita di dèi, titani e giganti, la cronologia dei sovrani celesti, l’evoluzione delle quattro età dell’uomo (L’età dell’Oro, dell’Argento, del Bronzo e del Ferro) e l’inizio delle sofferenze umane (sono di Esiodo i miti di Prometeo e del vaso di Pandora).


Art by Kevincu

Diverse leggende sono contenute anche negli Inni omerici, nei frammenti dei poemi del Ciclo epico, nelle poesie dei lirici greci, nelle opere dei tragediografi del quinto secolo avanti Cristo, negli scritti di studiosi e poeti dell’età ellenistica e negli scrittori romani come Plutarco, Pausania e Ovidio. Sebbene ormai composte soltanto con finalità letterarie e non come supporto per il culto, la poesia ellenistica e quella romana contengono importanti dettagli mitologici che altrimenti sarebbero andati perduti.

La poesia epica ha creato così una serie di cicli di leggende, sviluppando una sorta di cronologia mitologica che è possibile suddividere nei miti delle origini, nell'epoca degli dèi e degli uomini e, per finire, nell'età degli eroi, dove le divinità sono meno presenti e vengono raggruppati per lo più gli avvenimenti legati alla guerra di Troia e agli anni successivi. Inoltre, la tradizione mitica nell'antica Atene è stata spesso al centro delle opere teatrali classiche di Eschilo, Sofocle ed Euripide. Molte leggende tragiche hanno assunto la loro forma definitiva proprio grazie alla rielaborazione svolta in questi lavori.

La mitologia greca ha avuto una smisurata influenza sulla cultura, le arti e la letteratura della civiltà occidentale, e la sua eredità resta tuttora ben viva nei linguaggi e nelle culture che ne fanno parte. È stata sempre presente nel sistema educativo, mentre poeti e artisti di tutte le epoche si sono ispirati a essa, mettendo in evidenza la rilevanza e il peso che i temi mitologici classici continuano a rivestire nella storia.

Le figure che caratterizzano e animano queste meravigliose opere si animano di un’aurea di sacralità propria degli eroi appartenenti ai grandi cicli del Fantasy. Per loro la vita è degna di essere vissuta solo in quanto si arricchisce di imprese eroiche memorabili e rischiose, in difesa dei propri congiunti e della patria. La morte in battaglia è il degno coronamento di un’esistenza spesa alla ricerca della gloria e rappresenta la morte migliore per qualunque uomo, da preferirsi a una misera vecchiaia.




Naturalmente, con l’evoluzione del gusto e con la crescita delle opere letterarie, l’eroe si arricchirà di nuovi aspetti e sfumature psicologiche, come la ricerca della conoscenza e l’esplorazione di Paesi lontani di Odisseo e la malinconica accettazione del proprio destino, di fondatore di una stirpe gloriosa, in Enea. È proprio il destino quello che entra in gioco più spesso, nei poemi greci tanto quanto nel Fantasy, come la causa scatenante dalla quale trae sempre origine un’avventura. 

Con la riscoperta dell’antichità classica nel Rinascimento, le poesie di Ovidio diventano una grande fonte di ispirazione per poeti, drammaturghi, musicisti e artisti. Dai primi anni dell’epoca rinascimentale, artisti come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello ritraggono scene pagane tratte dalla mitologia greca insieme a più convenzionali temi cristiani. Attraverso le traduzioni e le opere in latino, i miti greci influenzano in Italia poeti come Petrarca, Dante e Boccaccio.

Nel Nord Europa la mitologia greca non ha avuto la stessa influenza nelle arti figurative, ma i suoi effetti sono piuttosto evidenti in ambito letterario. L’immaginario inglese ne viene permeato grazie a Geoffrey Chaucer e John Milton, con il poema epico Paradiso Perduto, per continuare con William Shakespeare. In Francia e Germania Jean Racine e Johann Wolfgang von Goethe riportano in auge il dramma greco. Nonostante con l’Illuminismo vi sia una reazione di rigetto nei confronti dei miti greci, questi rappresentano una fonte preziosissima per i drammaturghi, specie per le opere di Händel e Mozart. Alla fine del secolo, il Romanticismo celebra con entusiasmo tutto ciò che è greco, mentre in epoche più recenti i temi classici sono stati reinterpretati sia dai drammaturghi europei che da romanzieri come James Joyce, di cui è famosissimo l’Ulisse, e André Gide, premio Nobel per la letteratura nel 1947.


È inevitabile che l’epica greca abbia influito sul Fantasy. Lavinia Scolari, in una tesi di laurea su John R.R. Tolkien, scrive: “Senza dubbio l’opera di Tolkien è profondamente debitrice alle saghe nordiche, nonché alla religione cristiana […]. Ma non esiste forse un altro patrimonio mitico e culturale di grande fascino e potenza evocativa rappresentato dalla mitologia classica? E Tolkien, forgiato dalla letteratura latina e greca come una buona spada dal fuoco, non mostra forse, tra le pieghe dei suoi racconti, di avere ereditato e assorbito i nodi tematici più frequenti del mito classico?”.

Art by Miguel Coimbra
Nodi tematici a parte, come dimenticare la moltitudine di creature mitologiche che ha influito sull'immaginario fantastico? Arpie, centauri, chimere, fauni, giganti, Gorgoni, sirene e molte altre ancora, che assieme agli esseri e ai mostri delle saghe nordiche sono stati riveduti e trasformati nel corso dei secoli fino a comporre un bestiario illimitato. Basti pensare alla saga fantasy e ai videogiochi aventi per protagonista lo strigo Geralt di Rivia, a opera dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski.



Celebre la figura di Cerbero, il cane a tre teste a guardia dell’Ade, così come le tre Moire (Parche nella mitologia romana, Norne in quella nordica). Rappresentano la personificazione del destino ineluttabile. Il loro compito è tessere il filo del fato di ogni uomo, svolgerlo e infine reciderlo, segnandone la morte.

Un paragrafo a parte va dedicato ai libri per ragazzi di Percy Jackson e gli dèi dell’Olimpo (Rick Riordan, Mondadori), dove il giovane protagonista scopre di essere il figlio di Poseidone, e allo scrittore italiano Valerio Massimo Manfredi, che con i romanzi ambientati nell'antichità Alexandros, Lo scudo di Talos, L’ultima legione, L’oracolo, Palladion, Le paludi di Hesperia e, di recente, Il mio nome è nessuno (Mondadori, 2012) affronta alcuni dei più famosi miti ellenici in chiave storico-avventurosa.


La mitologia greca e l’epicità delle battaglie rivivono ovviamente anche attraverso i film
Oltre a Troy, l’esempio più riuscito è forse quello di 300, l’adattamento cinematografico diretto da Zack Snyder sulla base della graphic novel di Frank Miller (pochi sanno, però, che il fumetto è ispirato a sua volta a un altro film, L’eroe di Sparta, 1962). 

Non solo: chi è nato tra gli anni ’80 e ’90 ricorderà senz'altro le serie televisive Hercules, con Kevin Sorbo, e Xena, la principessa guerriera in viaggio per redimere i suoi peccati.

Sul versante dei fumetti non sono da meno la serie italiana Mytico! realizzata per Corriere della Sera e quella scritta da Neil Gaiman, Sandman, in cui il protagonista - la personificazione dei sogni e delle storie - è uno dei sette Eterni che incarnano la morte e la disperazione. 

In tema di videogiochi, infine, spicca tra tutti God of War, incentrato sulle avventure sul Fantasma di Sparta, Kratos, un guerriero senza onore assetato di vendetta nei confronti di Ares. Le mele d’oro del giardino delle Esperidi che Eracle ha il compito di recuperare nelle sue famose dodici fatiche sembrano fornire invece l’ispirazione ideale per Assassin's Creed, dove l’assassino Altaïr si impossessa del Frutto dell’Eden, un manufatto in grado di controllare i cuori e le menti di chi lo contempla.

Le edizioni più recenti

MARTA SAVINI (a cura di), Iliade, Newton Compton, 2010.

MARTA SAVINI (a cura di), Odissea, Newton Compton, 2010.

APOLLODORO, La biblioteca, Milano, Mondadori, 2006.

ESIODO, Teogonia, Milano, Mondadori, 2004.

GIUSEPPE ZANETTO (a cura di), Inni omerici, Rizzoli, 1996.

Fonti

ESIODO, Teogonia, Eleonora Vasta (a cura di), Milano, Mondadori, 2004.

Achille. La leggenda dell’eroe, www.achille.it

LAVINIA SCOLARI, www.tolkien.it

STEFANO FERRARI, Fantastica Adelphi, www.fantasymagazine.it, ottobre 2012.

DAVIDE GHEZZO, Dall'epica al fantasy, A.C. Gilda anacronisti,
www.gilda.it.

Biografia

Alfonso Zarbo vive a Lenno, sul Lago di Como. Dal 2012, gestisce i social network della collana Chrysalide ed è consulente sulla saga cult Il trono di spade per Mondadori. Recentemente ha pubblicato Schegge (Watson edizioni): una raccolta di racconti fantasy e d'avventura illustrata da Paolo Barbieri.

alfonsozarbowriter.blogspot.it

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