lunedì 27 febbraio 2012

WRITE AND FIGHT! Intervista n. 3: Jari Lanzoni

Write and fight! è la rubrica dedicata agli artisti esordienti ed emergenti italiani con i quali ho avuto il piacere di collaborare. L'intervista n. 3 è dedicata a Jari Lanzoni, “maestro d'arme” (Jari, concedimi il termine tra virgolette!) della saga Magdeburg del leggendario Alan D. Altieri e al tempo stesso autore anch'egli di un romanzo dark fantasy di impronta sword and sorcery: Portatori di Caos, prossimo alla pubblicazione (a fine marzo) con il marchio editoriale Nocturna.


Dal film Il destino di un guerriero
DALLA SPADA ALLA PENNA: INTERVISTA ALL'AUTORE DI PORTATORI DI CAOS

JARI, COSA PUOI DIRCI DI TE?

Mi chiamo Jari Lanzoni, ho trentasei anni e da poco vivo a San Lazzaro di Savena con la mia fidanzata, Francesca. Ho fatto i lavori più svariati e in questo momento trascorro le notti come receptionist in un prestigioso hotel a San Lazzaro. Sono da sempre appassionato di narrativa e ludica; ho iniziato a pubblicare dal 2000 una serie di racconti di genere fantastico. Nel 2008 ho potuto veder stampato il mio romanzo Domatori di Draghi presso Delos Books e la trilogia del gioco di ruolo Il Mondo di Eymerich con Wild Boar. Ormai da una decina di anni mi dedico alla Scherma Storica presso la Sala d’Arme Achille Marozzo, passione che facilmente coniugo con la narrativa.


RICORDO AI LETTORI CHE SEI STATO IL MAESTRO D'ARME DELLA SAGA DI MAGDEBURG. VUOI PARLARCI DI QUESTA PARTICOLARE ESPERIENZA?

Istruttore, Alfonso! Istruttore! I veri Maestri d’Arme sono morti ahimè, e chiunque si fregi di questo titolo nell'ambito della Scherma Storica è sempre da guardare con un forte sospetto.

In realtà fu solo un lavoro di ricerca e ghost writing. Mi fu consigliato Magdeburg - L’Eretico dal fumettista Francesco Mattioli per le scene di combattimento. Il romanzo mi piacque molto per la grande capacità descrittiva di Altieri, ma in merito ai combattimenti facevo davvero fatica a comprenderne le dinamiche. Chiesi a Valerio Evangelisti un contatto con Altieri e mi offrii di dargli qualche dritta. Ci scrivemmo per qualche tempo, poi ci incontrammo un paio di volte. In particolare una domenica ci vedemmo presso la palestra dove tenevo i corsi e armi alla mano ci divertimmo a sceneggiare dal vivo alcune sequenze.
In merito al contesto militare, oltre al materiale a mia disposizione ho usufruito del trattato Gründtliche Beschreibung der kunst des Fechten di Joachim Meyer, ma fu preziosissimo l’apporto della Disciplina Universale dell’Arte Militare fornito dall’Istruttore di Scherma Antica Paolo Tassinari. Altieri in seguito mi “onorò” inventandosi una “Posta de Lanzone”, una guardia di spada a due mani nel secondo libro della trilogia (che in futuro potrebbe diventare una saga, dato che in occasione del Modena Fantasy 2010 Altieri aveva accennato a un quarto volume dal possibile titolo La Via della Spada, n.d.a.). 

DALLA SPADA ALLA PENNA. QUANTO HA INFLUITO IL RUOLO DI ISTRUTTORE DI SCHERMA STORICA SULLE TUE OPERE E, IN PARTICOLARE, SU PORTATORI DI CAOS?

Be', dopo gli ultimi anni di studio affronto i capitoli dedicati al combattimento, all’epica della battaglie e alla guerra in maniera meno “libera”, avendone anche una visione più cruda e prudenziale. Anche se si prova una naturale e atavica eccitazione nel combattimento, non per questo desidero far passare il concetto che la violenza omicida - e non è un controsenso rispetto alle mie passioni e a quanto scrivo - vada ammessa e giustificata. Non a caso quasi tutti i protagonisti vivono di guerra e si approcciano lucidamente, con fredda perizia, all’arte del combattere. Questo non li rende personaggi “buoni” o “positivi”: semplicemente sono coscienti delle proprie azioni. Viceversa, in questo e in un altro romanzo in lavorazione fanno una fine assai meschina quei personaggi che elargiscono cieca brutalità, soccombendo alla bestialità della violenza.


Copertina di Stefano Baldo
Infine non posso pensare di scrivere una storia d’avventura senza divertirmi a inserire stranezze, citazioni o curiosità. La stessa copertina di Stefano Baldo riporta l’insolita arma di uno dei protagonisti, uno Scudo da Taglio della duellistica tedesca. 
In Portatori di Caos sono anche citati alcuni passi di due Maestri d’Arme, quelli veri, Giacomo di Grassi e Giovanni dalle Agocchie, i cui nomi sono ovviamente storpiati. I vari combattimenti (ve ne sono in tutto tre molto lunghi e sceneggiati) riportano piccole nozioni apprese nei miei anni di studio, incluse palesi scempiaggini che tutt’ora circolano nell’ambiente rievocativo.
Sul mio sito web Vivere Altre Vite saranno a disposizione dal 30 marzo anche delle “Note Storiche su un mondo che non esiste”, ossia tutti i riferimenti ad armi e metodi di combattimento che pur presenti in un mondo fantasy provengono da tradizioni realmente esistite.

SU QUALI DETTAGLI TI SEI CONCENTRATO DI PIU' ALL'INTERNO DEL LIBRO?

Su aspetti di anempatia, disumanizzazione e indifferenza che ho inserito in momenti di passaggio o in descrizione di contesti.
In un ambiente aspro e ostile gli uomini possono cooperare tra loro per sopravvivere con uno sforzo comune, che nel tempo deve portare a una coscienza comune, oppure imbarbarirsi, abbandonarsi a istinti predatori, viltà, atrofizzando la propria sensibilità.
Vorrei dire che è un mio volo pindarico, ma la medesima anempatia con cui nel romanzo un vecchio muore abbandonato nel mezzo di un mercato fiorente, o ricche famiglie di mercanti si trastullano dell’agonia di uno schiavo, io la posso ritrovare nel pestaggio di un portatore di handicap da parte di ricchi studenti annoiati, nel comune orrore di non voler accogliere il diverso o sulla trasformazione di persone in risorse umane quantificabili e cancellabili se ritenute superflue.

I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Direi quelli i cui romanzi e saggi tendo spesso a rileggermi, e quindi Martin, Evangelisti, Tuchman, Tolkien, Eco, Montanelli, sopratutto Guareschi.

E UN LIBRO CHE NON HAI IL CORAGGIO DI LEGGERE?

A quattordici anni, in piena ondata ormonale, salgariana e fumettistica, mi fu regalato il romanzo Incompreso di Florence Montgomery. In copertina figurava il volto tristissimo di questo ragazzo biondo vestito da damerino, contrapposto a uno sfondo ancora più deprimente dai colori blu pastello e grigio. Una mazzata emotiva clamorosa che faceva figurare le canzoni di Masini come motivetti dei Gem Boy. Ringraziai per il regalo e lo imboscai da qualche parte in libreria. L’ho visto di recente durante un trasloco. Me ne parlano tutti bene, ma ancora devo affrontarlo.

COME RIASSUMERESTI IN POCHE RIGHE PORTATORI DI CAOS? CHE COSA RAPPRESENTA PER TE?

E’ un fantasy crudele. E’ un mondo in cui tutti si sono assuefatti a un’unica grande menzogna e presi dalla quotidiana lotta per la sopravvivenza hanno perso coscienza e orgoglio. E quando si crea un’oasi di pace, subito prolifera opulenza e decadimento. In un simile contesto anche i residui concetti di amore, verità e speranze saranno, necessariamente, crudeli.

I TUOI PROGETTI FUTURI?

Ho appena terminato due progetti paralleli: “Dharca”, un racconto a episodi che dovrebbe uscire su Fantasy Magazine, ambientato nello stesso mondo di Portatori di Caos; credo che sarà pubblicato online contestualmente all’uscita del romanzo. Nello stesso periodo uscirà il Gioco di Ruolo di Portatori di Caos, un e-book scaricabile dal sito della Wild Boar.
In questo momento sto finendo un romanzo comico in merito alla mia esperienza nel campo delle Onoranze Funebri. Terminato quello, ho tra le mani un romanzo storico in buona parte già scritto e sceneggiato, ambientato nel 1399 e omaggio a un mio mentore tutt'altro che sconosciuto. Intanto sto continuando a scrivere tracce dei vari capitoli di “N’il”, in un certo senso la continuazione, o un altro aspetto, di Portatori di Caos. Conto di finire almeno due di questi tre progetti entro l’anno.

GRAZIE INFINITE, JARI! RICORDO AI LETTORI E AGLI APPASSIONATI DI SCHERMA STORICA CHE POSSONO SEGUIRTI SU Arte di Scrimia E Vivere Altre Vite   

COME NEL CASO DI TOBY RICE (VEDI PRECEDENTE INTERVISTA), ANCHE PORTATORI DI CAOS E' ACQUISTABILE IN PREVENDITA AL PREZZO SCONTATO DI 10 € DIRETTAMENTE DA QUI: EDITRICE GDS - Acquista PORTATORI DI CAOS


giovedì 23 febbraio 2012

THE WITCHER: Nord mette a disposizione tre estratti del Sangue degli elfi



Per promuoverne l'uscita, la casa editrice NORD mette a disposizione gratuitamente tre appetitosissimi estratti del terzo volume di Andrzej Sapkowski sullo strigo Geralt di Rivia, l'eroe dal quale hanno tratto il celebre videogame The Witcher. Ce lo comunica con maggiori particolari il collega e amico Francesco Coppola su Fantasy Magazine, del quale trovate l'articolo qui:


Se invece volete passare direttamente al download, trovate gli estratti su IlLibraio.it (è necessario prima registrarsi, ma ci vuole un attimo). 


L'autore
Andrzej Sapkowski (1948) è uno scrittore polacco. Prima di diventarlo, ha studiato economia e ha lavorato come rappresentante alla vendita per una società straniera. 
Ha già vinto cinque premi Zajdel Awards, due premi spagnoli Ignotus per la miglior antologia e per il miglior racconto di letteratura straniera. 
È famoso soprattutto per aver scritto la serie di racconti dalla quale è stato tratto il videogioco The Witcher, diffuso da CD Projekt a partire dall'ottobre 2007.

Presentazione del Sangue degli elfi
Geralt di Rivia è uno strigo, un assassino di mostri. Fin da bambino, gli sono state somministrate erbe e pozioni che hanno indotto dei cambiamenti radicali nel suo corpo e, col tempo, è diventato una creatura più forte, più veloce, più resistente di qualsiasi essere umano. Ormai non c'è guerriero al mondo che possa sconfiggerlo. E lui infatti combatte quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Eppure nessuno lo considera un eroe, quanto piuttosto un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui poi sbarazzarsi il più in fretta possibile. E come biasimarli? Tutti lo temono. Tranne la regina Calanthe di Cintra. Lei non ha paura di nessuno, nemmeno di Geralt. Anzi, in «Una questione di prezzo», Calanthe lo invita addirittura a un banchetto e gli affida una missione che solo lui può portare a termine. Una missione così pericolosa e importante per la sopravvivenza di Cintra che la regina è disposta a concedere allo strigo il suo bene più prezioso. E, anni dopo, nella «Spada del destino», Geralt incontra un'altra persona altrettanto coraggiosa: la principessa Ciri, l'erede al trono di Cintra. Un incontro che cambierà per sempre il futuro dello strigo...



martedì 21 febbraio 2012

WRITE AND FIGHT! Intervista n. 2: Ray Anthony Treays

Write and fight! è la rubrica dedicata agli artisti esordienti ed emergenti italiani con i quali ho avuto il piacere di collaborare. La seconda intervista è dedicata all’autore di Toby Rice e La Cappella Oscura (Nocturna, 2012), Ray Anthony Treays, giornalista italiano che alterna la sua vita tra l’Italia e York, in Inghilterra.

Scott Adkins in Undisputed III
RAY ANTHONY TREAYS, FANTASY E MISTERO IN UN’INGHILTERRA DALL’ATMOSFERA GOTICA

Benvenuto! Com'è nata la tua passione per la scrittura? E perché ti sei cimentato nella narrativa fantastica?

È nata all'Università, secondo o terzo anno, non ricordo esattamente. Ero a letto con una brutta influenza. Pochi giorni prima avevo preso in prestito dalla biblioteca Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Il film mi era piaciuto, ma non pensavo che i libri mi avrebbero appassionato. È successo il contrario: ho letto i primi tre nel giro di pochi giorni e poi ho aspettato gli altri. Ero impressionato dalla capacità della Rowling di tenere il lettore appiccicato alla pagina, dalla sua bravura nel creare una storia che non lasciava scampo. Mi sono detto: voglio provarci anch’io. Da lì è cominciata una strada tutta in salita. Perché il fantasy? Studiavo economia; forse, inconsapevolmente, avevo bisogno di staccare ogni tanto da una materia che non lascia spazio all'immaginazione.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Stephen King e Philip Pullman. E poi altri nomi che non hanno nulla a che fare con il fantasy: Michael Cunningham, Dave Eggers, Chuck Palahniuk, Zadie Smith.

QUALI DETTAGLI PENSI DI AVERE CURATO DI PIÙ NELLA TRAMA E NELLE SCENE DEL LIBRO?

Sono convinto di aver fatto un buon lavoro sulla caratterizzazione del protagonista. Scene del libro? Il primo agguato alla vita di Toby, il protagonista. Il risultato mi ha soddisfatto, ma sono impazzito a scrivere quelle scene.


Il grande orologio nella stazione di York
DA COSA HAI TRATTO ISPIRAZIONE PER SCRIVERE TOBY RICE E LA CAPPELLA OSCURA? E COME MAI LO HAI AMBIENTATO PROPRIO A YORK?

Prima dai film, dai telefilm e dai libri letti, poi dai miei viaggi. Non so di preciso perché ho puntato proprio su York; probabilmente mi ha sempre affascinato come città.

IL TUO È UNO STILE MOLTO PARTICOLARE, SCORREVOLE, IRONICO E DI FACILE COMPRENSIONE, ADATTO QUINDI SIA AI PIÙ GIOVANI CHE AGLI ADULTI. SI TRATTA DI UNA SCELTA VOLUTA?

Copertina di Stefano Baldo 
In parte. All'inizio la mia scrittura era involuta, i periodi lunghi. Poi mi sono detto: così non funziona. C'è voluto molto tempo per cambiare strada. Lo stile che ne è risultato era da una parte voluto, dall'altra imposto. Scrivere semplice è sempre meglio che scrivere “difficile”. Ma, paradossalmente, è più complicato.

RICORDIAMO CHE IL ROMANZO SI È CLASSIFICATO TRA I FINALISTI DEL PREMIO ODISSEA 2010. VUOI PARLARCI DI QUESTA ESPERIENZA?

Sono sincero: il libro vincitore non mi è piaciuto per niente. Vuoi un parere da lettore? Era illeggibile, l'ho mollato dopo venti pagine. Ho sempre avuto l'impressione che Toby Rice non avesse vinto perché era troppo lungo.

SE TI CHIEDESSERO DI RIASSUMERE IL TUO LAVORO IN POCHE RIGHE, CHE RISPONDERESTI?


Toby Rice è un progetto. Quando ho finito di scriverlo mi dicevo: forse non sarò in grado di lanciare una start-up, ma questo libro è la prova che posso creare qualcosa. Era una dimostrazione nei confronti di me stesso.

CHE PROGETTI HAI PER IL FUTURO?

Sto per diventare giornalista professionista. L'idea è quella di vivere di sola scrittura. Follia? Forse no. Poi vorrei far tradurre Toby Rice e proporlo a qualche agente letterario in Inghilterra. Follia? Forse sì. Ma ci si prova.

RINGRAZIO RAY ANTHONY TREAYS PER L'INTERVISTA. RICORDO CHE TOBY RICE E LA CAPPELLA OSCURA USCIRA' NELLE LIBRERIE il 27 FEBBRAIO AL PREZZO DI 18,00 €, MA E' POSSIBILE ACQUISTARLO IN PREVENDITA SU EDITRICE GDS A 12,00 € FINO ALLA DATA DELL'USCITA. 


giovedì 16 febbraio 2012

WRITE AND FIGHT! Intervista n. 1: Antonio Lanzetta

Write and fight! è la rubrica che a partire da febbraio dedicherò agli artisti esordienti ed emergenti italiani con i quali ho avuto il piacere di collaborare.
La prima intervista è dedicata ad Antonio Lanzetta, prossimo all'esordio con Ulthemar – La Forgia della Vita, volume edito nella collana fantasy di Editrice GDS sotto la mia diretta cura.


Immagine tratta da Spartacus - blood and sand

ANTONIO LANZETTA, UN FORGIATORE DI SOGNI

Antonio, cosa puoi dirci di te?

Sono un ragazzo di trentun'anni di Salerno che soffre di doppia personalità: dalle otto del mattino alle cinque e trenta del pomeriggio vivo la mia vita da impiegato di banca, con tanto di giacca e cravatta, per poi indossare i panni di nerd una volta tornato a casa. Libri, videogiochi, film: tutto ciò che è fantasy e “non-reale” mi appassiona ed entusiasma fin da bambino.

Com'è nata la tua passione per la scrittura? E perché ti sei cimentato nella narrativa fantastica?

Scrivere è per me una diretta conseguenza del leggere. In prima media la professoressa di italiano mi assegnò come compito quello di leggere un libro e riassumerlo. Io scelsi La Spada di Shannara di Terry Brooks. Ricordo ancora le facce dei miei compagni di classe che ascoltavano, rapiti, mentre raccontavo loro di Brona, il Signore degli Inganni, o della battaglia di Tyrsis. Crescendo, ho divorato intere saghe senza però mai cimentarmi con la scrittura. Solo da qualche anno è maturata dentro di me la convinzione di avere qualcosa da raccontare agli altri e, quindi, il coraggio di sedermi davanti a un monitor e farlo.

Quali sono i tuoi scrittori preferiti?

Ovviamente Terry Brooks: i suoi libri mi hanno accompagnato durante la crescita e mi hanno emozionato quando, a distanza di dieci anni dalla mia “prima volta”, ho deciso poi di rileggerli. Se Brooks è per me un grande, non sono da meno autori quali R.A. Salvatore o George R.R. Martin, il quale mi ha fatto innamorare dei suoi personaggi e mi ha tenuto incollato alle pagine delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, come se per me leggere fosse diventato un bisogno primario.

Molti traggono ispirazione non solo dalla letteratura e dalla cinematografia, ma anche dal campo musicale. Tu cosa pensi di questa sinergia tra narrativa e musica?

Avendo sulle spalle un passato decennale di musicista, quale bassista dei Kernel Zero, devo dire che la musica ha sempre avuto un ruolo importante nella mia vita. A chi non è mai capitato di sognare a occhi aperti, mentre nelle cuffie ascolti la tua canzone preferita? C’è sempre musica nella mia stanza, soprattutto quando scrivo. Aiuta a concentrarmi.

Quali dettagli pensi di avere curato di più nella trama e nelle scene di Ulthemar – la forgia della vita?

Ulthemar è il mio esordio in tutti i sensi. Con questo romanzo ho cercato di mettere su carta un mondo che era ben definito nella mia testa da tempo, con le sue razze, la sua morfologia, le sue battaglie. Spero di essere riuscito a descriverlo al lettore proprio come io lo vedo. Chi legge La Forgia della Vita deve essere lì, al fianco dei miei personaggi.
Copertina di Ignazio Piacenti

Se ti chiedessero di riassumere il tuo lavoro in poche righe, che cosa risponderesti?


Ulthemar è un fantasy in cui non ci sono principesse da salvare, draghi da uccidere o vampiri fotomodelli dalla pelle che risplende sotto i raggi del sole. I protagonisti del mio romanzo sono delle nullità, dei reietti, ma che si troveranno a combattere contro chi vuole privare l’umanità della cosa più importante al mondo: la vita.

Quanta importanza dai a coloro che lavorano dietro alle quinte di un libro per la buona riuscita del prodotto?

La mia esperienza da “scribacchino-super-dilettante” mi porta alla conclusione che un libro è come una spada: se vuoi fare male, la lama deve essere affilata! E non c’è miglior cote al mondo di un editor, che può limare le pagine di un romanzo per metterne alla luce i punti di forza. Nel mio caso, l’editing è stato soprattutto un momento didattico, che mi ha permesso di migliorare la mia tecnica e lo stile narrativo.

Progetti futuri?

Mentre attendo di poter affondare la faccia nelle pagine del mio romanzo (uscirà tra pochi mesi per Edtrice GDS), ho preso parte ad alcune iniziative editoriali quali ad esempio l’albo di fantascienza in eBook, Scritture Aliene, edito da EDS. Sto raccogliendo le idee per un mio prossimo romanzo che si distanzi per un momento dal percorso narrativo iniziato con Ulthemar: ho in mente altri personaggi e mondi ai quali spero di dedicarmi per l’inizio dell’estate.

Thorentar, di Ignazio Piacenti
Giungiamo infine a una domanda più specifica nei tuoi riguardi. Nel mio percorso di curatore, ritengo che il tuo romanzo sia un caso interessante. Il fantasy classico è per gli editori più noti ormai sull'orlo del baratro commerciale, “abusato dagli autori di bassa lega” a detta di molti e sempre più spesso da tenere lontano per chi valuta inediti. Ulthemar, però, è dotato di un intreccio lodevole e si discosta ben presto dalla sola cosmologia di Tolkien, imponendosi sulle razze classiche con un mix tra epica e fantascienza. Tecnica determinante, quest'ultima, per convincermi che avevi talento. Si tratta di una scelta casuale o premeditata?

Grazie! Questo romanzo rappresenta un pezzo della mia vita e mi onora sapere che ti sia piaciuto. Il mio obiettivo era quello di dare a Ulthemar una dimensione “cosmica”, e spero di esserci riuscito. Sono un fan di Star Wars e amo le influenze che la fantascienza può avere sul fantasy classico. Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato se per una volta a combattere gli alieni, invece che i marines americani, ci fossero stati nani in armatura e ascia! Purtroppo però hai ragione: il fantasy classico non “tira” più a confronto di altre tipologie di libri che vengono catalogate sotto lo stesso genere. Basta entrare in una qualsiasi libreria e vedere la distribuzione dei libri sugli scaffali del reparto fantasy per capire che i guerrieri, i maghi e i draghi, raffigurati sulle copertine, stanno perdendo la battaglia contro le lune piene, i vampiri a dorso nudo, le biondone con i denti affilati e tutto quel nero, tanto, troppo nero! Eppure ci sono personaggi che sono immortali: Aragorn, Allanon, Drizzt Do'Urden, Caramon e Raistlin, Garet Jax. Nessuna logica commerciale, o tendenza, potrà mai spezzarli!


Ringrazio Antonio per l'intervista, augurandogli un profondo "in bocca al Targaryen"! 
Se volete continuare a seguirlo, la sua fan page su Facebook è la seguente: 
Ulthemar - La Forgia della Vita (Antonio Lanzetta)

lunedì 13 febbraio 2012

GEORGE R.R. MARTIN RACCONTATO SU STUDI TOLKIENIANI

L'Associazione Romana Studi Tolkieniani raccoglie le migliori domande dei quotidiani U.S.A. poste a George R.R. Martin riguardo al pioniere della fantasy John Ronald Reuel Tolkien. 


L'autore di "Game of thrones", George R.R. Martin
"11.11.11. Una data emblematica che segna il debutto televisivo su Sky Cinema di una delle serie TV più attese della stagione, Il Trono di Spade (Game of Thrones), adattamento targato HBO della saga best seller di George R.R. Martin Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, pubblicata in Italia da Mondadori e tra le più popolari mitologie letterarie degli ultimi anni. Le rendiamo omaggio proponendo una lunghissima intervista allo scrittore americano tutta dedicata al suo rapporto con J.R.R. Tolkien e Il Signore degli Anelli. Attenzione agli spoiler, naturalmente, ma per correttezza diciamo che non siamo volati negli Usa per incontrarlo, ma abbiamo selezionato da una cinquantina di quotidiani anglosassoni (Usa e Gb) tra i più autorevoli tutte quelle risposte in cui Martin parlava di Tolkien. Ne risulta così una sorta di antologia, cui abbiamo aggiunto solo le domande per renderla coerente. Tutte le parole delle risposte sono però rigorosamente di Martin!"


Potete leggere tutte le risposte qui: George R.R. Martin| Tutto sul mondo di J.R.R. Tolkien e dintorni

Buona lettura! 

PREMI CITTADELLA E MAGIA URBANA PRET-A-PORTER: LA PAROLA AI GIURATI!

Come già anticipato nella sezione EVENTI, quest'anno il San Giorgio di Mantova Fantasy ospiterà la giuria dei premi Cittadella (miglior romanzo fantasy per adulti del 2012) e Magia Urbana pret-a-portèr (miglior romanzo urban fantasy/sperimentale), del quale faccio parte anch'io come giurato. 
Intanto lascio la parola a Fabiana Redivo e allo staff di Radio Impronta Digitale - Fantasy On Air, che dai rispettivi siti ci forniscono tutte le informazioni e le curiosità sull'organizzazione, a partire dai kebab che divorano prima di andare in onda!  

"Anche quest’anno torna il Premio Letterario Nazionale Cittadella per il miglior romanzo fantasy pubblicato in Italia.
L’edizione 2012 presenta qualche novità, a cominciare dall’organizzazione:
 Fabiana Redivo prende in mano le redini del progetto, con l’Associazione I Sogni nel Cassetto, che subentra a Piazza dei Bardi.
Come nelle precedenti edizioni, al premio possono partecipare, con un solo titolo per ogni autore, tutti gli autori italiani viventi alla data della promulgazione del bando, senza limiti di età. Restano ovviamente esclusi coloro che fanno parte della Giuria o i cui Editori fanno parte della Giuria.
La novità di quest’anno è che sono ammessi anche gli ebook e le autoproduzioni, purchè siano provvisti di codice ISBN."

L'articolo continua su: Premio Letterario Nazionale Cittadella 2012: FOA in giuria! | Fantasy On Air


Le interviste


Intervista al mitico staff di Fantasy On Air: Aria di mistero e di magia... FANTASY ON AIR!


Buona lettura!


domenica 12 febbraio 2012

DUE MONDI OLTRE LA SOGLIA

Si conclude con questo terzo volume, attualmente in edicola a firma di Urania, il ciclo di Anharra, affiancato dal nuovo romanzo di Errico Passaro 

Trama di Anharra, l’eredità di sangue (J.P. Rylan)

Molti millenni fa una cometa ha sfiorato la Terra, spostandone l’asse e determinando spaventose mutazioni climatiche. La civiltà degli Uomini è declinata inesorabilmente e intorno alla catastrofe è nata una leggenda che lega l’antico disastro alla profanazione di Anharra, la città perduta nel deserto. Luogo maledetto che cela tesori di gemme e di sapienza, ma anche un tremendo segreto. E ora altri uomini sono sul punto di varcare un’altra volta le sue mura, armati della più moderna tecnologia. Senza sapere che li aspetta un ultimo terribile appuntamento con il destino…


La guerra delle maschere (E. Passaro)

Il mondo secondario dell’Arcobaleno è un classico universo parallelo della fantascienza, solo con caratteri pre-tecnologici. Tre sono le civiltà più fiorenti, l’una indispensabile all’altra nonostante le antiche ostilità: il regno di Rodaire, quello di Rodrom e di Nahor. Se la guerra tra i tre mondi dovesse riprendere, nessuno potrebbe salvarsi. È a questo punto che il romanzo visionario diventa uno spietato ritratto del mondo che conosciamo, fino agli orrori dei campi di concentramento che ricordano il celebre Campo Archimede di Thomas M. Disch.


Gli autori

J.P. Rylan è lo pseudonimo di uno scrittore di thriller di fama internazionale. Dopo Il trono della follia (2006) e Il santuario delle tenebre (2007), L’eredità di sangue riporta in scena il mondo degli Uomini, gli antichissimi migratori indoeuropei.


Errico Passaro è nato a Roma nel 1966. Autore dei romanzi Il delirio (1988), Nel solstizio del tempo (con R. Genovesi, 1992), Gli anni dell’Aquila (1996), Le maschere del potere (1999), Il Regno Nascosto (con G. Marconi, 2008), Inferni (2010) e Zodiac (2010, in “Urania” n. 1557), Passaro ha scritto oltre un centinaio di racconti.


J.P. Rylan – Errico Passaro, Due mondi oltre la soglia, Urania – Mondadori, febbraio 2012. 

mercoledì 8 febbraio 2012

FANTASY MAGAZINE: comunicato stampa ed estratto di Toby Rice e La Cappella Oscura

Esce il 27 febbraio nelle librerie Toby Rice e La Cappella Oscura, romanzo urban fantasy finalista del Premio Odissea 2010. E' già possibile prenotarlo sul sito dell'editore a prezzo scontato.


Il comunicato stampa

Nocturna distribuisce per la prima volta in Italia a partire dal 27 febbraio Toby Rice e La Cappella Oscura, primo volume di una saga urban fantasy a firma di Ray Anthony Treays. Prima ancora della pubblicazione, il romanzo si è aggiudicato una posizione di rilievo nell'edizione 2010 del celebre Premio Odissea, presieduto dalla giuria allora composta dagli esperti Gianfranco Viviani, Franco Forte, Silvio Sosio e Luigi Pachì.


Toby Rice e La Cappella Oscura ha per protagonisti Toby Rice, Laura Becket e Andrew McLeod, tre ragazzi inglesi che vivono in città diverse e conducono vite diverse.

Continua su: ∂| FantasyMagazine | Toby Rice  


L'anteprima

CAPITOLO I
DRAMATIS PERSONAE

CambridgeInghilterra orientaleore 15:25
Era la prima volta che un temporale di quella portata si abbatteva su Cambridge. Per tutta la notte il cielo aveva rombato come un enorme stomaco affamato, ma solo pochi minuti prima che le lancette dell’orologio del Trinity College segnassero le 5:00 aveva cominciato a diluviare. In un domino di luci elettriche tremolanti, una lunga spina dorsale che attraversava la città fino alle distese erbose dei Fens, Cambridge si era svegliata immersa in trenta centimetri d’acqua.
Alle 9:57 il corso inferiore del fiume Cam era straripato, travolgendo le houseboats in prossimità degli argini. Alle 12:03 i gabinetti dell’ala ovest del Corpus Christi College avevano rigurgitato una condensa fangosa che aveva inondato le sale comuni e le stanze degli studenti. Uno di loro, Kenny Braxton, si sarebbe ricordato di quel giorno vent’anni dopo di fronte ai giurati che gli assegnavano il Nobel per la pace.
Nel primo pomeriggio il vento aveva cominciato a intensificarsi. Alle 14:02 aveva raggiunto le centocinquanta miglia orarie, che erano diventate centosettanta alle 14:09. Alle 14:30 un automezzo che trasportava pollame si era ribaltato sull’asfalto viscido della M11, provocando un tragico tamponamento a catena.
Alle 15:25 Toby Rice si apprestava a lasciare Cambridge per tornare a casa.
Toby si trascinò in direzione della stazione ferroviaria, riparandosi dalla pioggia con un ombrello che la furia del vento aveva sbrindellato. Quando giunse nell’atrio una voce metallica annunciò la partenza imminente del treno diretto a Stratford-upon-Avon. Toby cominciò a correre.
Si caracollò nel sottopassaggio e ci mancò poco che le suole consumate delle sue sneakers scivolassero sui gradini resi scivolosi dall’acqua. Timbrò il biglietto senza fermarsi e pattinò fino alle scale che conducevano sul terzo binario; le risalì con grandi falcate, quindi si precipitò alla carrozza più vicina. Riuscì a salirvi un attimo prima che la porta si chiudesse alle sue spalle. Con un cigolio lamentoso il treno cominciò a muoversi.

martedì 7 febbraio 2012

COMUNICATO STAMPA – TOBY RICE E LA CAPPELLA OSCURA

Esce il 27 febbraio nelle librerie Toby Rice e La Cappella Oscura, romanzo urban fantasy finalista del premio Odissea 2010

Nocturna distribuisce per la prima volta in Italia a partire dal 27 febbraio Toby Rice e La Cappella Oscura, primo volume di una saga urban fantasy a firma di Ray Anthony Treays.
Prima ancora della pubblicazione, il romanzo si è aggiudicato una posizione di rilievo nell'edizione 2010 del celebre Premio Odissea, presieduto dalla giuria allora composta dagli esperti Gianfranco Viviani, Franco Forte, Silvio Sosio e Luigi Pachì.

Toby Rice e La Cappella Oscura ha per protagonisti Toby Rice, Laura Becket e Andrew McLeod, tre ragazzi inglesi che vivono in città diverse e conducono vite diverse. All’apparenza, niente sembra legare il loro destino: Toby sta tornando a casa dopo aver visitato il college in cui si iscriverà; Laura si sta recando al ristorante in cui lavora come cameriera, mentre Andrew ha appena terminato di suonare con la sua band.
Prima che termini la giornata, però, una telefonata cambierà la loro vita.
Alle luci dell’alba si ritroveranno nella Winston House, una grande dimora vittoriana che sorge ai confini meridionali di Blackchapel, una contea dello Yorkshire. Qui Toby, Andrew e Laura apprenderanno che, insieme ad altri sei ragazzi provenienti dalle parti più disparate del mondo, sono stati scelti come membri di un’antica società segreta dalla cui attività dipende la sopravvivenza di molti abitanti di Blackchapel, addirittura dell’intera Inghilterra. Per Toby, giunto nello Yorkshire dopo peripezie che hanno messo a repentaglio la sua vita, si apriranno le porte di una realtà parallela. Smessi di notte i panni dello studente universitario, con i suoi nuovi occhi scoprirà, nascosto sotto il velo della quotidianità di Blackchapel, un piccolo universo oscuro regolato da strane regole e abitato da personaggi ambigui e pericolosi.
Ma il pegno da pagare sarà alto.

La copertina è stata realizzata da Stefano Baldo, già illustratore di Mondadori per La terra dei ghiacci di John Flanagan, La promessa del lupo e Il coraggio del lupo di Michelle Paver.

Per promuovere l'uscita di Toby Rice e La Cappella Oscura, Nocturna mette a disposizione il volume in prevendita sul sito www.editoriunitigds.it a 12,00 € al posto del prezzo di copertina di 18,00 € sino alla fine di febbraio. 

Lo stesso varrà per i prossimi libri in catalogo del marchio editoriale:

- Portatori di Caos, di Jari Lanzoni, la cui uscita è prevista per il 27 marzo (10 € al posto di 16 € fino alla data dell'uscita);
- Stirpe Infernale, AA. VV., la cui uscita è prevista entro la fine di aprile (10 € al posto di 15 € fino alla data dell'uscita).

Nocturna è il marchio editoriale di Editrice GDS dedicato al mondo del genere fantasy, gotico e fantascientifico. L’originalità dei testi, la cura del prodotto e il rapporto di collaborazione e fiducia con i nostri autori rappresentano il suo punto di forza. I volumi sono raggruppati in tre sezioni: New Gothic (a cura della vicedirettrice Filomena Cecere), Fantascienza (di Roberto Carlo Deri), e Fantasy (di Alfonso Zarbo). Dal mese di ottobre 2011, Iolanda Massa è stata incaricata del ruolo di direttrice editoriale.

Per info e approfondimenti: www.nocturnagds.it e, su Facebook, NOCTURNA (marchio editoriale GDS Edizioni).

Alfonso Zarbo – curatore sezione Fantasy

Marchio editoriale Nocturna - http://www.nocturnagds.it/
Copertina di Stefano Baldo - http://www.ideacrylic.com/
Sezione Fantasy a cura di Alfonso Zarbo - http://alfonsozarbowriter.blogspot.com/

NOCTURNA (EDITRICE GDS) DI IOLANDA MASSA - ALTRI SERVIZI EDITORIALI - EDIZIONI DI LIBRI - VIA MATTEOTTI 23 20069 VAPRIO D'ADDA - MILANO - TEL 029094203  - ORARI: martedì - venerdì (mattina 9.00 - 12.00; pomeriggio 14.30 - 18.00) - SABATO, DOMENICA E LUNEDI' CHIUSI

lunedì 6 febbraio 2012

SAN GIORGIO DI MANTOVA FANTASY 2012: le prime indiscrezioni da parte dei blog!


Cominciano a girare le prime voci sugli eventi clou della terza edizione del San Giorgio di Mantova Fantasy. Il più rilevante sarà senz'altro la presenza dei doppiatori italiani della serie tv Game of Thrones nella giornata di domenica 10 giugno. L'entusiasmo per questo particolare spazio dedicato a uno dei telefilm di maggiore successo degli ultimi anni è davvero tanto, come dimostrano le principali fan page del social network Facebook dedicate alla serie tv e i siti dedicati. Tra questi, vi lascio all'articolo dell'aggiornatissimo blog Le Città Libere. Buona lettura! GAME OF THRONES