sabato 2 giugno 2012

Segnalazione della "Via dell'acciaio" sul Giornale dei 3 laghi

Lenno: incontro con il giovane autore comasco 
Alfonso Zarbo ha presentato "La via dell'acciaio" 
di Michela Puricelli


Una prima domenica di maggio all'insegna del fantasy alla biblioteca comunale di Lenno.
Anzi, del “fantasy vecchio stampo”, come ha più volte puntualizzato il giovane e promettente scrittore lariano Alfonso Zarbo, tornato proprio a Lenno (suo paese d’origine) per presentare la sua ultima fatica, “La via dell’acciaio”, secondo volume della Saga di Ivengral.
Innegabile è, infatti, l’attaccamento dell’autore al lago e ai suoi paesaggi, come lui stesso sottolinea: “Il Lago di Como è sempre stato un punto di riferimento. I nostri paesi, le nostre strade e l’Isola Comacina stessa sono intrisi di storia. Gli autori di fantasy non inventano tutto di sana pianta, ma traggono ispirazione da quanto di più meraviglioso ci circonda. Nel primo volume della mia saga una parte importante della storia si svolge proprio su uno scoglio boscoso che ricorda le rovine e le distese in fiore che avvolgono la nostra isola”.

Il dibattito sul nuovo libro di Zarbo è stato preceduto da una suggestiva rievocazione di un duello medievale tra fanti, messo in scena da alcuni componenti della Masnada Lariana, gruppo di rievocazione storica del comasco.
Creata l’atmosfera, è partito il lungo botta – risposta.
Numerose, infatti, sono state le tematiche sollevate durante la presentazione, mediata e scandita dalle incalzanti domande della bibliotecaria Cristina Abbate, contenta di poter ospitare Alfonso e le sue opere per la terza volta.
Il mio è un fantasy vecchio stampo – sottolinea Zarbo- perché più orientato ai romanzi storici. Il fantasy è un genere narrativo che affonda le sue radici nell'epica classica, nelle canzoni di gesta dei trovatori provenzali, nel ciclo arturiano e nella mitologia. Contiene elementi avventurosi e fantasiosi, e negli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre più importante nella letteratura per adulti. Il confine del fantasy non è mai troppo definito, così negli anni si è mescolato non solo con la storia e il mito, ma anche con i canoni del romanticismo ottocentesco, con il fantascientifico e il misterioso. Gli scrittori più importanti che ne hanno definito la struttura nel ventesimo secolo sono stati H.P. Lovecraft, Robert E. Howard, J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis. In Italia un autore che ha creduto nell’importanza del linguaggio fantastico è stato senz’altro Italo Calvino. Oggi il fantasy è in continua evoluzione e, per la gioia dei critici, può essere catalogato in oltre trenta sottogeneri. I più importanti, a mio avviso, sono quelli che si diramano verso la narrativa storico-avventurosa e quelli che invece ripiegano verso la contemporaneità, coinvolgendo le città reali e le tematiche del mondo di oggi”.
Stando ovviamente attento a non sbottonarsi troppo sui contenuti del suo nuovo romanzo, Zarbo cerca di sintetizzarne i tratti principali con tre esaustivi aggettivi: “La via dell’acciaio è certamente un libro temerario, aggettivo che si riallaccia alla grinta dei suoi personaggi, tenaci nel voler portare avanti una missione malgrado gli ostacoli lungo il percorso; incalzante, come lo stile che spero di aver raggiunto; avventuroso perché senza il brivido dell'avventura non credo abbia senso varcare deserti di carta e oceani d'inchiostro per inseguire quel sogno chiamato scrittura”.
Molte le curiosità sollevate anche dal pubblico in merito, per esempio, al titolo. “La via dell’acciaio indica metaforicamente la vita di ognuno piena di difficoltà da superare”, spiega lo scrittore.

Tanta anche la voglia di conoscere i progetti futuri dell’autore, il quale anticipa l’uscita, su supporto cartaceo o in forma di e-book, di quattro nuovi racconti (uno scritto per Medici senza frontiere, curato dal sito fantasy Terre di Confine. Si tratta di un fantasy storico, ispirato alla Roma repubblicana, dal titolo "Anushiravan") e condivide con la platea l’appuntamento di giugno con l’importante rassegna fantasy di Mantova: "Il 9 e 10 giugno sarò al San Giorgio di Mantova Fantasy in qualità di Vicepresidente e di presentatore degli ospiti d’onore. Si tratta di un evento dedicato alla narrativa e all'illustrazione fantastica per adulti e bambini. È Nato nel 2010 con il Modena Fantasy da un'idea del collega scrittore Mauro Fantini ed è stato trasferito l'anno seguente nel modernissimo centro culturale di San Giorgio di Mantova, uno spazio di oltre duemila metri quadrati comprensivo di auditorium, biblioteca, sale mostra, cortile interno e giardino esterno. Nelle edizioni trascorse abbiamo ospitato più di settanta artisti emergenti e avuto ospiti d'onore del calibro di Alan D. Altieri, Cecilia Randall, Davide Nadalin, Luca Tarenzi, Marco Davide, Thomas Mazzantini, Matthias Graziani, Paola Boni e Fabiana Redivo. Quest’anno ospiteremo la giuria dei concorsi Premio Cittadella e Premio Magia Urbana Pret-a-portèr, la redazione di Fantasy Magazine e, come simbolo della profonda coesione tra letteratura e cinema, i doppiatori italiani della serie televisiva Game of Thrones".

E non è finita qui: nonostante abbia solo 25 anni, Zarbo non è solo scrittore. Lo si evince dalla risposta che dà alla canonica domanda “Come hai iniziato?”
Ho cominciato da zero e con il solo beneficio della determinazione, perché nell’ormai “lontano” 2008 la mia vita era ancora profondamente legata al praticantato da geometra e, nel tempo libero, al piacere della lettura. Solo dopo la pubblicazione del primissimo romanzo - con tutta l’ingenuità e l’inesperienza del tempo che si addicono a un libricino d’esordio - ho cominciato a collaborare con Fantasy Magazine (il sito fantasy più letto in Italia) e quindi a dare una veste professionale al mio sogno di contribuire alla diffusione della narrativa fantastica italiana. In seguito, dopo essermi trasferito a Parma per studiare Lettere all’università, ho ricevuto diversi incarichi come curatore ed editor di romanzi, antologie e collane, con collaborazioni notevoli al fianco di alcuni tra gli scrittori più famosi del panorama editoriale italiano.
Nel 2011 ho avuto il piacere di fare da portavoce a Licia Troisi nella video-intervista introduttiva alla nuova saga I Regni di Nashira. Questa collaborazione in veste di presentatore e intervistatore “esterno” per Mondadori è poi proseguita anche nel 2012 con la video-intervista all’autrice statunitense Marissa Meyer.
Sul piano editoriale, lavoro per Happyplanet Books ai romanzi gotici del maestro americano John Bellairs; svolgo l’incarico di consulente freelance per altri editori e, tempo libero permettendo, lavoro come editor privato”.

L’appuntamento con “La via dell’acciaio” è in libreria, anche per chi non ha letto il primo volume della Saga di Ivengral. Zarbo, a tal proposito, rassicura i neofiti: “ È certamente il proseguimento del primo volume ma, per garantirne una lettura autonoma, ho voluto ampliare la sinossi con alcuni elementi di approfondimento non presenti in Ivengral”.
Tutte le informazioni, invece, riguardanti i libri, i progetti editoriali, le interviste, le recensioni di Zarbo sono reperibili visitando il suo aggiornatissimo blog ufficiale all'indirizzo
alfonsozarbowriter.blogspot.it.

Michela Puricelli, Alfonso Zarbo presenta "La via dell'acciaio", Il Giornale dei 3 laghi, maggio 2012.

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